Il presidente del Tar Lazio descrive il futuro della giustizia amministrativa in Italia
“Come ho spiegato nella relazione preparata per l’inaugurazione dell’anno giudiziario, il Tar del Lazio rappresenta un ‘unicum’ nel panorama della giustizia amministrativa in Europa, per l’importanza e la delicatezza del contenzioso che gli è riservato. In quasi tutti i Paesi europei che hanno un sistema di giustizia amministrativa, il riparto di competenze tra gli organi giudiziari è molto più articolato e complesso che in Italia. Questo Tribunale, invece, funziona da giudice amministrativo di primo grado che condensa in sé le competenze di Tar regionale, per la Regione Lazio, e le competenze di Tar centrale, perché decide sugli atti dei ministri e del Governo, degli organi a rilevanza costituzionale, come il Csm, e delle Autorità indipendenti”.
Così ha dichiarato Carmine Volpe, presidente del Tar del Lazio dal novembre del 2015, nel corso di un’intervista concessa all’agenzia Agi.
“In Europa – spiega Volpe nella stessa intervista – solo il Tar del Lazio assume un ruolo così significativo e rilevante, è quasi il ‘crocevia’ di tutta la giustizia amministrativa italiana di primo grado. In questa cornice il Tar del Lazio svolge anche un ruolo rilevante nell’integrazione degli ordinamenti giuridici degli Stati membri dell’Unione, nell’emersione dei diritti dei cittadini a livello europeo e nella tutela dei diritti fondamentali, elevando i principi costituzionali a principi europei e dando il proprio contributo nell’assicurare la conformità del diritto interno al diritto europeo. Sono state tredici le ordinanze con cui nel 2018 abbiamo rimesso questioni pregiudiziali all’interpretazione della Corte di giustizia”.