
Troppo tempo su Facebook in ufficio. Scatta il licenziamento per giusta causa
Si aggiunge anche che il controllo esercitato dal datore di lavoro, a questo proposito, non rappresenterebbe “una violazione delle regole sulla tutela della privacy”
Con la sentenza 3133 del 2019 la Cassazione ha stabilito che è legittimo il licenziamento del lavoratore che trascorre troppo tempo sui social network durante l’orario di lavoro.
La decisione ha confermato, secondo le previsioni, quanto stabilito dalla corte d’appello di Brescia sul caso di una segretaria di uno studio medico, che in 18 mesi si era collegata dal computer del suo ufficio 4.500 volte a Facebook.
Si aggiunge anche che il controllo esercitato dal datore di lavoro, a questo proposito, non rappresenterebbe “una violazione delle regole sulla tutela della privacy”. A sostegno della decisione i giudici hanno fatto riferimento alla sentenza 10280 del 27 aprile 2018 riguardante un altro licenziamento per giusta causa: in questo caso una dipendente aveva pubblicato su Facebook frasi denigratorie del titolare della sua attività lavorativa.