
“Nazionalizzare le riserve auree?” Ma sono già pubbliche
Basterebbe dare un’occhiata alla Gazzetta Ufficiale. Si capirebbe che l’istituto è già in mano pubblica e che la proprietà delle riserve è già chiara
Riportare la Banca d’Italia in mano pubblica? Riappropriamoci delle riserve auree? Sono idee, un po’ strampalate, che circolano incessantemente negli ultimi tempi. Non è mai mancata una certa creatività agli estensori di proposte di legge, ma questo sono davvero oltre la riga. Anche in Germania è avvenuto qualcosa del genere, quando certi deputati si erano messi in testa di rimpatriare l’oro della Bundesbank depositato nei caveau della Federal Reserve di New York per metterlo «al sicuro». Poi la febbre dell’oro pubblico è passata. In Italia, dato che è stata presa la stessa piega, si potrebbe fare in modo che la bolla esploda velocemente: basterebbe dare un’occhiata alla Gazzetta Ufficiale. Si capirebbe che l’istituto è già in mano pubblica e che la proprietà delle riserve è già chiara: sono già dello Stato, c’è poco da nazionalizzare.